venerdì 22 febbraio 2013

RIS, MA CHE SENSO HA?

Nessuno vuole mettere in dubbio la bellezza della Sardegna e della sua prova iridata. Ma vale la pena rispolverare la memoria storica, perché come politica insegna, in Italia ci si dimentica troppo presto delle nostre miserie e brutte figure. Avevamo il Sanremo, e lo abbiamo abbandonato a se stesso. Era diventato un secondo Monte-Carlo, una gara mitica sia quando proponeva i due fondi sia quando proponeva il "solo asfalto".

Si opta per la Sardegna, per buona pace di quelli che vogliono le gare su terra. E' già, in Italia si fanno fatica a mettere assieme 5 gare su sterrato e noi che facciamo, il mondiale su terra? Be già qui è un controsenso. Lo sta a dimostrare poi, il fatto che gli italiani alla gara mondiale latitano alla grande.

Scelta bizzarra? Si! Dato che, in questo periodo nasceranno Germania ed Alsazia, due rally senza storia. Ma eventi che richiamano centinaia di migliaia di appassionati. Va te capire queste cose. Scelta bizzarra ancor più se si pensa che ormai nello stivale le strade bianche son veramente difficili da trovare, e che le case, propongono city-cars e non fuoristrada. Opinioni personali a parte, opinabili, ci ricordiamo di come questa gara negli anni è stata un pozzo senza fondo, dove il primo anno proponeva un palco d'arrivo che il mondiale rally mai aveva visto (tanto era sfarzoso), mentre, solo l'anno successivo, proponeva uno squallido striscione di arrivo ed un palchetto degno di un rally-ronde. Un buco una voragine dove molti addetti dell'Aci-Csai si sono riempiti la pancia.
E' notizia di pochi giorni che il rally 2013 sarà di soli due giorni, e rientrerà nel parametro minimo di chilometraggio, poco superiore ai 300 km. Motivo crisi? No, ve lo diciamo noi, il motivo sta nel fatto che il mondiale doveva stare in Liguria e basta. Con i soldi che Aci-Csai sperpera quest'anno nell'edizione austerità del rally Italia Sardegna nella città dei fiori ne facevano due rally mondiali, terra-asfalto long distance. Sicuro!
Dobbiamo ridere per non piangere, in tutte queste edizioni sono decine i milioni di euro che sono stati lanciati al vento, ma chi se ne frega, son soldi nostri!