I più, appena visto il manichino della Hyundai i20 WRC, avevano sollevato dubbi, perplessità e ironia. Come con i sucessivi due video, l'ironia non si era placata, anzi, qualcuno aveva cominciato a vedere il lato comico della vicenda. Ed invece, sta a vedere che questi coreani, fanno tutto senza dire niente, ed alla fine vengono fuori con l'arma vincente da subito. Preso il mago della 206 WRC, Nandan, è di poche ore la chiacchiera, e sembra quasi definitiva, che la casa coreana abbia assoldato un'altro pezzo da 90; Bertrand Vallat. Ma chi è costui? E' il padre della Peugeot 207 S2000 ma anche della neonata 208 R5. Due acquisti che sarebbero veramente indovinati, delineando chiaramente come il neo costruttore intenda impegnarsi in modo serio nella serie. Due numeri uno che si affiancheranno, e che porteranno le reciproche competenze per realizzare forse un'auto che sarà molto di più di una semplice comparsa. Se poi tutto è secondo voci, dovrebbe arrivare Kris Nissen direttamente dalla VW. Voci. Ma di sicuro c'è quello che ha dichiarato Stefan Hendrich di Hyundai a Motor Sport News. In questa intervista si parla a tutto campo sui programmi, ma non sui nomi. L'organigramma della struttura sarà svelato solo al salone di Ginevra. Per quanto riguarda invece il cammino di avvicinamento, fà sapere, che, la vettura fin ora vista non è un semplice manichino. Sarà pronta al debutto entro metà o fine di questo anno, quindi già a pieno servizio nel 2014. Tattica diametralmente opposta rispetto a VolksWagen, dove prima hanno fatto 18 mesi di test, sviluppo, per poi portatarla in gara. Questa scelta però è dettata da più fattori. La casa coreana infatti nel 2015 esordirà con la nuova i20 wrc, si avete capito bene, due wrc allo sviluppo! Infatti la prima servirà per fare esperienza con il team a livello mondiale, sperimentare soluzioni e testare le parti meccaniche (motore-trasmissione). Poi nel 2015, la i20 di serie cambierà telaio ed estetica, rendendo l'attuale fuori "mercato". Per cui il team dovrà allora sviluppare la macchina su un nuovo tealaio. Quindi la struttura porterà in gara una vettura e allo stesso tempo cominceranno lo sviluppo del nuovo telaio. Questo perchè, sempre secondo Stefan Hendrich, si dovrà rispettare una prima scadenza di 5 anni imposta dai vertici della casa per vedere un qualche minimo risultato.