Il presidente della commissione FIA Mahonen ha puntato il dito contro la spagnola STI (società di cronometraggio e rilevamento GPS con sede in Spagna), demandando al dopo rally di Svezia il giudizio che, sarà sicuramente megativo. I guai sono iniziati da subito, durante il primo giorno dell'appuntamento monegasco, dove ci sono stati problemi di rilevamento tempi per Ojer, Latvala,Hirvonen e allarmanti problemi di rilevamento posizione vetture. I problemi poi si sono manifestati nei giorni seguenti, facendo imbestialire sia i team che gli appassionati che seguivano la gara da Internet. Mai un intermedio attendibile, mai un tempo a fine prova che poteva essere considerato sicuro. Molti i malumori. Per cui il prossimo appuntamento del mondiale sarà la prova del 9, da dentro e fuori. Diremo più fuori che dentro, in quanto basterà il sia pur minimo disguido per far saltare il banco. Questo, dato che, la FIA ha già in mano la valida alternativa, cioè tornare al recente passato, quella Stage One Tecnology, che ha fatto del WRC la ragione di vita, che aveva sviluppato un sistema su misura per il campionato del mondo, e che questo era ormai più che collaudato. A questo punto non si capisce come mai, la FIA, abbia voluto intraprendere, ad inizio stagione, anche questa mini rivoluzione. Non bastava scommettere solamente sul nuovo promoter? Perché giocare due incognite in un colpo solo?
Il risultato di tutto ciò è stato al momento deludente. Siamo fiduciosi per il futuro, credendo che, un passo in dietro sia per molti versi un passo in avanti.